giovedì 25 maggio 2023

Azienda Agricola commendator Pozzobon Rosalio – Volpago del Montello (TV) Viaggio nella Marca Trevigiana, alla scoperta dei vini del territorio del Montello

 

La Via delle Buone Cose - Le degustazioni di Borghi d’Europa




La cantina Commendator Pozzobon Rosalio, si trova a Volpago del Montello (TV), un territorio collinare racchiuso tra il Monte Grappa e il fiume Piave, nei luoghi delle denominazioni Asolo Prosecco Superiore e Montello Rosso. La famiglia Pozzobon si è stabilita a Volpago del Montello fin dal 1700; da generazioni producono i loro vini con un lavoro che si basa sull’amore per la vite e la cura della terra. La cantina è associata alla FIVI, Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti.

Il Montello, in provincia di Treviso, è un luogo vocato per la viticoltura grazie alle particolari condizioni pedoclimatiche ed alla natura del suolo, dove spicca la terra rossa che è data dalle componenti ferrose contenute nella roccia madre calcarea. Un terroir idoneo per la coltivazione dei vitigni bordolesi: cabernet sauvignon, cabernet franc, merlot, carmenere, presenti in loco fin dalla seconda metà dell’Ottocento, dai quali si ottiene un elegante vino rosso complesso e variegato - adatto ad un lungo affinamento - appartenente alla denominazione “Montello Rosso o Rosso del Montello DOCG”.

Nell’accogliente sala di degustazione di Volpago del Montello, Giuliano Pozzobon ci ha fatto conoscere i vini della cantina, nelle diverse tipologie e denominazioni. Vini territoriali, capaci di raccontare saperi e tradizioni. Il Montello ed i Colli Asolani sono luoghi caratterizzati da un ricco patrimonio ambientale, culturale e storico, una visita irrinunciabile per gli enogastronomi.,

Questi i vini degustati:



Pinot Nero Rosé Brut VSQ 2022 - alc.12% vol. - 100% Pinot Nero

Degustazione: Lucente rosa tenue, dal perlage sottile e persistente. All’olfatto i profumi ricordano i petali di rosa e la piccola frutta rossa: fragole, ciliegie, ribes. La trama gustativa è sottile, raffinata, un sorso fresco e sapido che si accompagna ad una buona struttura. Finale lungo con richiami fruttati e floreali.

Note tecniche: Uve coltivate in terreni collinari a Volpago del Montello; raccolta manuale a fine agosto. Pigiatura soffice, vinifica in vasche d’acciaio. Charmat lungo.

Vitigno: Il pinot nero, probabilmente originario della Borgogna, è uno dei vitigni a bacca rossa più celebri e desiderati al mondo. È un vitigno, delicato, esigente, complesso, difficile da coltivare e che ha bisogno del terreno giusto per potersi esprimere al meglio.

Abbinamento: piatto di linguine all’astice, oppure tagliolini al ragù bianco di coniglio. Il sig. Giuliano Pozzobon lo propone anche in accompagnamento con la pizza.



Recantina - Montello Asolo DOC 2020 - alc. 13,5% vol. - 100% Recantina

Degustazione: Rosso rubino intenso con sfumature violacee. Al naso nuance floreali di viola e ciclamino, fini sentori di frutta rossa e scura: ribes, mora, mirtillo, ciliegia, una sottile speziatura di pepe, ginepro. ed accenni vegetali. Al palato è morbido, accompagnato da una vivace freschezza e da un tannino integrato. Buona struttura. Finale lungo, piacevolmente sapido. Un vino che esprime ottime potenzialità di evoluzione.

Note tecniche: zona di produzione Asolo - Montello. Il vino ha subìto una lunga permanenza in legno in botti di rovere di media grandezza da 17 Hl.

Vitigno: la recantina è un vitigno autoctono a bacca rossa, diffuso in particolare nella fascia pedemontana compresa tra Bassano del Grappa e Asolo. Il vitigno veniva citato già alla fine del ‘600 da Giacomo Agostinetti nell’opera “Cento e dieci ricordi che formano il Buon Fattor di Villa”, come una delle migliori uve coltivate nel Trevigiano. Da una indagine del 1874, condotta dal prof. Angelo Vianello e dal dott. Antonio Carpenè, risultava tra le uve rosse più coltivate in tre comuni del distretto di Treviso, in due comuni nel distretto di Asolo e in due comuni nel distretto di Castelfranco.

Agli inizi del Novecento il vitigno era praticamente scomparso; recentemente - grazie ad alcuni produttori ed a un lungo lavoro di ricerca - la recantina è stata recuperata. Dal 2011 è stata riconosciuta la “DOC Recantina” nel disciplinare di produzione del Montello e Colli Asolani.

Abbinamento: Spiedo di carni miste - un famoso piatto della cucina tradizionale del Veneto - ma anche con il coniglio alla cacciatora o con il coniglio con le prugne, ricette riportate nella rivista “L’Etichetta” – Guida alla vita materiale secondo Luigi Veronelli - anno 1992.



58 - Rosso Veneto IGT 2020 - alc. 13,5% vol. - 100% Cabernet Cortis (Piwi)

Degustazione: Veste Rosso rubino intenso; al naso decise note di frutti di bosco: lampone, ribes nero, seguono profumi di erbe aromatiche ed aromi speziati di pepe nero, noce moscata e chiodi di garofano. Un vino che ci ha favorevolmente sorpreso per la struttura e la trama tannica vigorosa. Finale di bocca un po' astringente.

Note Tecniche: zona di produzione delle uve: Volpago del Montello. Il vino ha subito una lunga permanenza in legno per oltre 12 mesi, in botti di media grandezza.

Vitigno: il cabernet cortis è stato ottenuto nel 1982 dall’ Istituto Viticolo Statale di Friburgo, incrociando cabernet sauvignon x solaris. Il vitigno è riconosciuto come una varietà resistente alle principali malattie fungine (PIWI un acronimo derivante del tedesco pilzwiderstandfähig), che consente una significativa riduzione dei trattamenti chimici, proteggendo così l’ambiente.

Abbinamento: Filetto di manzo in crosta.




Non poteva mancare l’assaggio del vino simbolo dell’azienda, il Rosso del Commendator – Montello Asolo Rosso DOC 2019, ottenuto vinificando le uve di cabernet sauvignon e merlot. Un vino di personalità, profondità ed eleganza, da assaporare e sorseggiare in accompagnamento a piatti di carne della tradizione, come ad esempio la “Faraona in Salsa Peverada”.

Il Rosso del Commendator ha ottenuto la medaglia d’argento 2022 al “Concours Mondial Bruxelles”, la medaglia d’oro al Concorso Enologico Internazionale “Città del Vino” 2022 ed è stato premiato con la doppia medaglia d’oro alla competizione enologica internazionale “Gilbert & Gaillard”.

Un ringraziamento alla famiglia Pozzobon per l’amichevole accoglienza ed un cordiale arrivederci.



Antonella Pianca





Fotografie di Giovanni Damian ©2023





Eurosostenibilità – A convivio nelle Terre del Piave : asparagi e pesce di fiume – L'intervento di Laura Panizutti a Cimadolmo




Borghi d'Europa promuove all'interno del progetto L'Europa delle scienze e della cultura (Patrocinio Iai-Iniziativa adriatico ionica,Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adriatico ionica), un Percorso Internazionale denominato Aquositas,Le Vie d'Acqua.


I giornalisti e i comunicatori della rete hanno così organizzato una tappa alla Antica Trattoria l'Isetta

di Cimadolmo, riaperta da pochi giorni grazie a Denise e Manuel, giovani ma competenti anfitrioni.


Il tema dell'incontro : asparagi e pesce di fiume.

Alessio Tonini (Itticoltura Tonini,Saletto di Piave) ha fornito la trota affumicata e la spigola, per un menù essenziale, ma ricco di spunti.


Trota affumicata come antipasto, adagiata su ortaggi di stagione.

Il classico risotto con le punte di asparagi.

La spigola come diocomanda!


"La trota salmonata -osserva Alessio Tonini-, è allevata in acque sorgive fresche e molto ossigenate. Dopo il passaggio in salamoia con erbe di montagna, la trota è avviata all’ affumicatura, data da segatura di legni alpini dolci. Si serve con un filo di olio extra vergine di oliva, pomodorini e verdure fresche o lessate."


Antonella Pianca, giornalista e Degustatrice AIS, ha proposto Prime Note di Ceotto Vini di Colfosco (Susegana), vino rifermentato in bottiglia 100% glera, inserito nel progetto Col Fondo Agricolo di FIVI.

"La torbidità e il naturale sedimento di lievito dona a questo vino un’importante struttura ecomplessità che si amplifica di anno in anno, l’evoluzione è continua e sorprendente.".


La Ribolla Gialla di Marco Scolaris nasce da un vitigno antichissimo presente in Friuli Venezia Giulia, nel Collio, fin dal 1300. Il colore è giallo paglierino con riflessi verdognoli.

Le note dei fiori di castagno armonizzano con il sapore degli agrumi e l’aroma della frutta esotica: pieno, suadente, di buona acidità e con retrogusto aromatico.


Giovanni "Senior" costruì la prima piccola cantina, e fu tra i primi a distribuire e a far conoscere i vini locali in tutta la regione, anche in tempo di guerra, trasportando le botti con un carro trainato dai cavalli.

Giovanni "Junior" creò una cantina sotterranea con all'interno le prime botti in cemento e la prima linea di imbottigliamento: una vera avanguardia per l'epoca.

Marco ha trasformato la vocazione del nonno in una realtà che si è espansa sul mercato nazionale e internazionale.

Oggi la quarta generazione di vignaioli è rappresentata da Gianmarco che, forte dell'esperienza delle generazioni precedenti, punta a proiettare l'azienda verso un futuro ancora migliore.

La Scolaris nel suo percorso storico di quasi un secolo, ha saputo fare dell’autenticità del suo vino, della semplicità e raffinatezza del suo marchio e della serietà professionale, i suoi punti di forza.


Infine l'intervento di Laura Panizutti, consulente finanziario e patrimoniale, sui temi della sostenibilità nella filiera agroalimentare.




"La questione della qualità e sicurezza alimentare è oggi un tema centrale nel dibattito internazionale affrontato da una molteplicità di organizzazioni internazionali quali la FAO o l'Organizzazione mondiale della Sanità e si ripercuote sugli scambi e sugli accordi che li regolano. Lo sviluppo di modelli sostenibili e di garanzia della qualità richiede modifiche nella struttura e organizzazione delle supply chain (associazioni di produttori, integrazione verticale, organizzazione di reti) e politiche che accompagnino questi processi garantendo un'equa distribuzione del valore.

Una reputazione di alta qualità è sempre più necessaria per sostenere la competitività e la redditività dell'agricoltura europea e, in particolare, di quella italiana che non potendo contare su grandi economie di scala, ha sempre puntato sull'eccellenza delle proprie produzioni. Allo stesso tempo, i consumatori sempre più richiedono prodotti autentici ottenuti con metodi specifici e tradizionali. Sistemi di etichettatura affidabile e denominazioni d'origine sono alcuni degli strumenti utilizzati per comunicare le caratteristiche del prodotto e le modalità di produzione agli acquirenti e i consumatori. Un sistema di regole, controlli e sanzioni efficaci è necessario per proteggere consumatori e produttori rispetto a pratiche commerciali sleali. "

Affrontare le sfide della sostenibilità vuol dire anche, in sintonia con quanto proposto dall'Unione Europea, porre l'attenzione sulla bioeconomia cioè la produzione e trasformazione delle risorse biologiche rinnovabili e dei rifiuti in prodotti a valore aggiunto quali alimenti, mangimi, bioprodotti e bioenergie, mediante l'uso efficiente delle risorse e lo sviluppo di sistemi di produzione a ridotta emissione di gas a effetto serra, che si adattino agli effetti negativi dei cambiamenti climatici e che li attenuino.