La Via delle Buone Cose - Le degustazioni di Borghi d’Europa
La cantina Commendator Pozzobon Rosalio, si trova a Volpago del Montello (TV), un territorio collinare racchiuso tra il Monte Grappa e il fiume Piave, nei luoghi delle denominazioni Asolo Prosecco Superiore e Montello Rosso. La famiglia Pozzobon si è stabilita a Volpago del Montello fin dal 1700; da generazioni producono i loro vini con un lavoro che si basa sull’amore per la vite e la cura della terra. La cantina è associata alla FIVI, Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti.
Il Montello, in provincia di Treviso, è un luogo vocato per la viticoltura grazie alle particolari condizioni pedoclimatiche ed alla natura del suolo, dove spicca la terra rossa che è data dalle componenti ferrose contenute nella roccia madre calcarea. Un terroir idoneo per la coltivazione dei vitigni bordolesi: cabernet sauvignon, cabernet franc, merlot, carmenere, presenti in loco fin dalla seconda metà dell’Ottocento, dai quali si ottiene un elegante vino rosso complesso e variegato - adatto ad un lungo affinamento - appartenente alla denominazione “Montello Rosso o Rosso del Montello DOCG”.
Nell’accogliente sala di degustazione di Volpago del Montello, Giuliano Pozzobon ci ha fatto conoscere i vini della cantina, nelle diverse tipologie e denominazioni. Vini territoriali, capaci di raccontare saperi e tradizioni. Il Montello ed i Colli Asolani sono luoghi caratterizzati da un ricco patrimonio ambientale, culturale e storico, una visita irrinunciabile per gli enogastronomi.,
Questi i vini degustati:
Pinot Nero Rosé Brut VSQ 2022 - alc.12% vol. - 100% Pinot Nero
Degustazione: Lucente rosa tenue, dal perlage sottile e persistente. All’olfatto i profumi ricordano i petali di rosa e la piccola frutta rossa: fragole, ciliegie, ribes. La trama gustativa è sottile, raffinata, un sorso fresco e sapido che si accompagna ad una buona struttura. Finale lungo con richiami fruttati e floreali.
Note tecniche: Uve coltivate in terreni collinari a Volpago del Montello; raccolta manuale a fine agosto. Pigiatura soffice, vinifica in vasche d’acciaio. Charmat lungo.
Vitigno: Il pinot nero, probabilmente originario della Borgogna, è uno dei vitigni a bacca rossa più celebri e desiderati al mondo. È un vitigno, delicato, esigente, complesso, difficile da coltivare e che ha bisogno del terreno giusto per potersi esprimere al meglio.
Abbinamento: piatto di linguine all’astice, oppure tagliolini al ragù bianco di coniglio. Il sig. Giuliano Pozzobon lo propone anche in accompagnamento con la pizza.
Recantina - Montello Asolo DOC 2020 - alc. 13,5% vol. - 100% Recantina
Degustazione: Rosso rubino intenso con sfumature violacee. Al naso nuance floreali di viola e ciclamino, fini sentori di frutta rossa e scura: ribes, mora, mirtillo, ciliegia, una sottile speziatura di pepe, ginepro. ed accenni vegetali. Al palato è morbido, accompagnato da una vivace freschezza e da un tannino integrato. Buona struttura. Finale lungo, piacevolmente sapido. Un vino che esprime ottime potenzialità di evoluzione.
Note tecniche: zona di produzione Asolo - Montello. Il vino ha subìto una lunga permanenza in legno in botti di rovere di media grandezza da 17 Hl.
Vitigno: la recantina è un vitigno autoctono a bacca rossa, diffuso in particolare nella fascia pedemontana compresa tra Bassano del Grappa e Asolo. Il vitigno veniva citato già alla fine del ‘600 da Giacomo Agostinetti nell’opera “Cento e dieci ricordi che formano il Buon Fattor di Villa”, come una delle migliori uve coltivate nel Trevigiano. Da una indagine del 1874, condotta dal prof. Angelo Vianello e dal dott. Antonio Carpenè, risultava tra le uve rosse più coltivate in tre comuni del distretto di Treviso, in due comuni nel distretto di Asolo e in due comuni nel distretto di Castelfranco.
Agli inizi del Novecento il vitigno era praticamente scomparso; recentemente - grazie ad alcuni produttori ed a un lungo lavoro di ricerca - la recantina è stata recuperata. Dal 2011 è stata riconosciuta la “DOC Recantina” nel disciplinare di produzione del Montello e Colli Asolani.
Abbinamento: Spiedo di carni miste - un famoso piatto della cucina tradizionale del Veneto - ma anche con il coniglio alla cacciatora o con il coniglio con le prugne, ricette riportate nella rivista “L’Etichetta” – Guida alla vita materiale secondo Luigi Veronelli - anno 1992.
58 - Rosso Veneto IGT 2020 - alc. 13,5% vol. - 100% Cabernet Cortis (Piwi)
Degustazione: Veste Rosso rubino intenso; al naso decise note di frutti di bosco: lampone, ribes nero, seguono profumi di erbe aromatiche ed aromi speziati di pepe nero, noce moscata e chiodi di garofano. Un vino che ci ha favorevolmente sorpreso per la struttura e la trama tannica vigorosa. Finale di bocca un po' astringente.
Note Tecniche: zona di produzione delle uve: Volpago del Montello. Il vino ha subito una lunga permanenza in legno per oltre 12 mesi, in botti di media grandezza.
Vitigno: il cabernet cortis è stato ottenuto nel 1982 dall’ Istituto Viticolo Statale di Friburgo, incrociando cabernet sauvignon x solaris. Il vitigno è riconosciuto come una varietà resistente alle principali malattie fungine (PIWI un acronimo derivante del tedesco pilzwiderstandfähig), che consente una significativa riduzione dei trattamenti chimici, proteggendo così l’ambiente.
Abbinamento: Filetto di manzo in crosta.
Non poteva mancare l’assaggio del vino simbolo dell’azienda, il Rosso del Commendator – Montello Asolo Rosso DOC 2019, ottenuto vinificando le uve di cabernet sauvignon e merlot. Un vino di personalità, profondità ed eleganza, da assaporare e sorseggiare in accompagnamento a piatti di carne della tradizione, come ad esempio la “Faraona in Salsa Peverada”.
Il Rosso del Commendator ha ottenuto la medaglia d’argento 2022 al “Concours Mondial Bruxelles”, la medaglia d’oro al Concorso Enologico Internazionale “Città del Vino” 2022 ed è stato premiato con la doppia medaglia d’oro alla competizione enologica internazionale “Gilbert & Gaillard”.
Un ringraziamento alla famiglia Pozzobon per l’amichevole accoglienza ed un cordiale arrivederci.
Antonella Pianca
Fotografie di Giovanni Damian ©2023
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